La lunga strada bianca

Published: May 25, 2013, 2:52 p.m.

b'Grazia Apisa Gloria legge la propria poesia: La lunga strada bianca
musica Adagio di Tommaso Albinoni


LA LUNGA STRADA BIANCA

Non sappiamo chi siamo
Di noi sappiamo solo il canto che nasce dalla notte all\\u2019alba
Ci siamo riversati
su ogni piccolo punto della crosta terrestre
Ci siamo innalzati in alto
fino alla volta celeste
Siamo quelli che fummo
fedeli alla prima molecola del nostro DNA
Fedeli e per natura disubbidienti
Ci amarono testardi esseri primitivi
mossi dalla volont\\xe0 di una forte inesauribile passione
Restammo assorti a contemplarne
la parola e il canto
Imperturbabili
come se venissimo da un altro lontano pianeta
Ci accorgemmo di noi
perch\\xe9 diversi
E diversi abbiamo continuato a salvare
tracce del nostro passaggio sulla terra
La nostra diversit\\xe0 \\xe8 la nostra radice
la nostra forza la nostra unica sorte
che ci \\xe8 dato percorrere
Siamo il germe inestinguibile
di una mutazione nell\\u2019essere
necessaria
intoccabile
incorreggibile
Soltanto dopo lunga fatica e inutili domande
siamo giunti a prenderne coscienza
La sofferenza della solitudine ci tocc\\xf2 in sorte
finch\\xe9 giunse la nuova consapevolezza
e si svel\\xf2 il mistero
Dalla Selvaggia a Silvia fu breve il passaggio
finch\\xe9 vidi il percorso che l\\u2019essere in me
gi\\xe0 aveva fatto fino al punto momento di Silvia
Da Freud a Jung a Silvia Montefoschi
In lei si apr\\xec la luminosa strada
che pi\\xf9 volte sognai
la lunga strada bianca dei miei sogni
Verso di lei il fiume scav\\xf2 la strada
per sfociare al mare fino al vasto oceano
Fu l\\xec che ci incontrammo
e fu la gioia di nuova nascita e assunzione
la gioia del ritrovato cielo
Non tutto fu luce di consapevolezza raggiunta
Talvolta l\\u2019ombra e il buio vollero essere accolti
per essere redenti
Talvolta mi unii all\\u2019ombra e fu notte oscura
passata nel pianto
Finch\\xe9 tutto il dolore si dissolse
e ritrovai la gioia del volo e della leggerezza
Nell\\u2019infinito tutto ritrov\\xf2 il suo nascosto senso
I passi si fecero leggeri
Senza peso scorrevano i giorni
Poi il cuore torn\\xf2 a battere nel ritmo del tempo
e ripresi a morire istante dopo istante
fino all\\u2019esaurimento di ogni residuo
di ogni sofferto lamento.
Fu allora che la luce si ripresent\\xf2
Per stretti corridoi e bui scantinati
il piccolo fanciullo mi seguiva
con aria minacciosa
tentando di colpirmi sulla testa
verso una porta gi\\xe0 chiusa da tempo.
L\\xec si interruppe il sogno
Qualcuno buss\\xf2 alla porta del cuore ormai stanco
Un raggio di luce colp\\xec la porta
Nel sogno senza sogno mi ridestai
come venissi da altro mondo
dopo la traversata dell\\u2019inferno
Quel raggio mi ridest\\xf2 dal nulla
Tutti i tempi trascorsi si riunirono e fui travolta
abbacinata dalla luce
Finalmente chiusi gli occhi
e vidi chiaramente il senso di ogni evento
delinearsi in una nuova sintesi

Noi siamo la potenza e l\\u2019atto
Siamo l\\u2019evento che diviene ed \\xe8
La storia nel tempo e l\\u2019essere eterno
Il singolo il molteplice e l\\u2019uno
Siamo tutti i tempi trascorsi
il presente e il futuro che da qui incede
fino al compimento'