Lettera d'amore - da Tingeltangel - di Karl Valentin

Published: July 2, 2021, 4 p.m.

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Breve monologo teatrale dell\'attore e scrittore tedesco Karl Valentin. "Lettera d\'amore" da "Tingeltangel" - Ed. Adelphi - a cura di Mara Fazio. Voce Marco Panfili

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Breve monologo teatrale dell\'attore e scrittore tedesco Karl Valentin. "Lettera d\'amore" da "Tingeltangel" - Ed. Adelphi - a cura di Mara Fazio. Voce Marco Panfili

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Dalla IV di copertina: La comicit\\xe0 pi\\xf9 singolare che da tempo ormai si vedesse sulla scena: una danza infernale della ragione attorno ai due poli della follia: cos\\xec Tucholsky ogni sera, perlopi\\xf9 nei Tingeltangel bavaresi, locali fumosi, ingombri di sedie tavolini con lastre di marmo, un pubblico di piccoli impiegati, casalinghe, commercianti applaudiva le apparizioni della sua silhouettes allampanata, che subito provocava \\u201cun\'incessante risata interiore\\u201d, di una specie per\\xf2  che non ha nulla di particolarmente bonario. Ma negli Anni Venti, mescolati a quel pubblico variegato, si entusiasmavano per Valentin anche essere cos\\xec diversi come Brecht e Hesse,  Tucholsky e Polgar. La sua \\u201cclownerie metafisica\\u201d gli aveva fatto inventare, quasi senza accorgersene, ci\\xf2 che decenni dopo, con qualche pomposit\\xe0, sarebbe stato chiamato il \\u201cteatro dell\'assurdo\\u201d. E le sue scene e monologhi, ricamati sull\'esasperazione, apparivano come una grandiosa conferma della \\u201cinadeguatezza di tutte le cose, compresi noi stessi\\u201d (diceva Brecht, ma curiosamente anche Hesse vedeva in Valentin il disvelatore di una radicale  \\u201cinadeguatezza\\u201d). Davanti alla faccia di Valentin, come davanti a quella di Buster Keaton o di Tot\\xf2 ci sentiamo scossi, al tempo stesso, dalla commozione e dal riso. Ed \\xe8 difficile guardarlo, o leggerlo, senza essere contagiati dalla sua insondabile perplessit\\xe0, in cui Polgar riconosceva \\u201cun frammento della perplessit\\xe0 ancestrale propria della creatura umana per il fatto di esistere\\u201d. Scritti in un saporoso bavarese, i testi di scena  di Karl Valentin conservano intatta la sua comicit\\xe0, come una mosca nell\'ambra: ne presentiamo qui per la prima volta una scelta dove sono rappresentati i suoi vari generi, dal monologo alla scena a due, alle piccole commedie. A cura di Mara Fazio

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