Mi sono messo — troppo tardi ormai! —
a pedinare il genio: è un isterismo
garrulo e trito, porta solo guai:
non rende onore a ciò che sono, se
sono qualcosa. A volte, un episodio
altre la storia intera — automatismo
sterile del pensiero — strappa l’odio
di ciò che sono adesso — ma che è? —
a quello che ero stato, se, poi, sono
stato o sarò. Contorto rivo, accanto
a me come ad un altro scorro: dia
la svolta un senso al senso d’abbandono?
Sono un uomo a progetti: tutto quanto
ancora da inventare. E così sia.
Testo di Gianluca Braschi (gb@cesena.cc)
Voce di Lorenzo Pieri (pierilorenz@gmail.com)