Camelie rosse, ignare testimoni
di un dramma senza lacrime né grida
cresciute impertinenti nella corte
fiorita di un palazzo in centro (rida
chi vuole, poi, di abbagli e di agnizioni,
ma per me sono stati tutti autentici
taciuti stordimenti), sono morte
con voi le mie speranze, se in identici
aspetti e gesti è trapelato un tutto
e il suo rovescio (al buio le candele
arderanno lo stesso, ingenua strenna,
per chi non sa che farsene): è distrutto
il mio ordito di incroci e parallele.
Quel che era stato un varco è la transenna.
Testo di Gianluca Braschi (gb@cesena.cc)
Voce di Lorenzo Pieri (pierilorenz@gmail.com)